Verniciatura e protezione attiva e passiva

Procedure anticorrosione per l’acciaio

La protezione anticorrosione deve essere effettuata sui manufatti in acciaio per evitarne l’usura: esistono diversi metodi e procedure che sono più o meno affidabili in base ai differenti ambienti di esposizione, compatibili dal punto di vista economico e praticabili dal punto di vista tecnico. Il tutto senza dimenticare l’estetica, che deve mantenersi gradevole.

I criteri guida per la scelta vanno studiati e compresi in fretta per scegliere la modalità molto precocemente, diciamo già nella fase di progettazione. Ecco perché viene effettuata un’analisi di compatibilità per valutare la tipologia di protezione dell’acciaio rispetto alla corrosione. La superficie metallica deve essere separata dall’ambiente aggressivo tramite il rivestimento protettivo ad azione barriera (protezione passiva) oppure sfruttando le proprietà chimiche ed elettrochimiche del materiale anticorrosivo.

L’effetto barriera si verifica quando il contatto tra superficie esposta e agente (per esempio l’azione dell’ossigeno) evita la formazione di ruggine sull’acciaio: in questi casi è sufficiente applicare un sottile strato impermeabile che riesce a separare la superficie dagli agenti aggressivi presenti nell’ambiente esterno con un isolamento superficiale che la protegge. La verniciatura è sicuramente il metodo più comune: la vernice, che è un coating (rivestimento) organico polimerico viene depositato sulla superficie dell’acciaio e applicato a pennello o a spruzzo.

La superficie viene accuratamente pulita con un trattamento meccanico o chimico per poter procedere all’applicazione della vernice impermeabile alle specie aggressive, resistente alle abrasioni, inerte alle interazioni chimiche, durevole e aderente. La pulitura meccanica avviene attraverso l’abrasione (si usano spazzole di acciaio o dischi girevoli) o la sabbiatura (elementi di quarzo), poi si procede al decapaggio (sgrassaggio o pulitura meccanica) e infine si procede all’applicazione