Home > Nichelatura chimica > Trattamento antiattrito

Nichelatura chimica
Cos’è il trattamento antiattrito?
In generale, le caratteristiche intrinseche del trattamento antiattrito
si possono suddividere in due aspetti:
Uno strato di nichel ottenuto attraverso il Nicasil Process ha una durezza superficiale pari a 500-550 HV100. Una volta indurito con trattamento termico (10h a 300°C) può arrivare ad essere di circa 1000 HV100. Considerando la rugosità sempre costante (es. Ra 0,8), il coefficiente di attrito subisce una notevole riduzione grazie all’applicazione di un sigillante anti frizione, applicato per emulsione.
Il trattamento anticorrosione assume fondamentale importanza per particolari metallici a contatto con agenti aggressivi. Con il Nicasil antifrizione si agisce anche sulla resistenza alla corrosione che aumenta di un 20% in più rispetto alla nichelatura standard (Sigillante applicato al 30%).
Confronto con il Cheniflon (o Nichel Teflon)
- Con Cheniflon si ottiene un valore di coefficiente di attrito molto basso, confrontabile con quello del Nicasil antifrizione ma con lo svantaggio di avere una durezza superficiale piuttosto bassa. Siamo nell’ordine di 250-300 HV100 e al massimo si può arrivare a valori di 400-425 con relativo indurimento termico (valore ottenibile con PTFE all’8% in p/p).
- A differenza del Nicasil Antifrizione, col Cheniflon non si riscontra alcuno aumento di resistenza contro la corrosione rispetto al nichel standard.
Scopri quanto puoi risparmiare